Al via il 21 novembre con “Falstaff a Windsor” con Alessandro Benvenuti quest’anno la stagione si svolge in 3 Teatri: Alessandrino, San Francesco ed Ambra.
In occasione della presentazione della Stagione Teatrale Alessandrina 2023-2024, abbiamo intervistato Gianluigi Porro, Presidente di Piemonte Dal Vivo, il Sindaco della Città di Alessandria, Giorgio Abonante e Laura Polastri, Direttrice di ASM Costruire Insieme, azienda che si occupa della promozione degli eventi.
A partire dal 23 ottobre sarà possibile acquistare gli abbonamenti anche on line su: teatroalessandrino.it o ticketone.it
Questi gli appuntamenti
Alessandro Benvenuti, il 21 novembre al Teatro Alessandrino, è il protagonista di Falstaff a Windsor lo spettacolo -liberamente tratto dalla commedia Le Allegre Comari di Windsor di Shakespeare – è adattato e diretto da Ugo Chiti. L’eroe e antieroe “resuscita” a Windsor esprimendo, gigione e irridente, la natura del suo personaggio. Un’arroganza aristocratica, con un sangue plebeo, popolaresco, che muta dalla rabbia al sarcasmo ma rimane disarmante, quasi patetico, perché non conosce, o non sa, darsi le regole e la consapevolezza dell’età che indossa.
Il 17 gennaio al Teatro Alessandrino, si prosegue con lo straordinario talento comico di Ugo Dighero al servizio dell’Avaro di Molière. L’attore genovese, già apprezzatissimo protagonista delle opere di Stefano Benni e Dario Fo, si confronta per la prima volta con una grande classico, interpretando Arpagone nel nuovo allestimento diretto da Luigi Saravo.
Si prosegue il 9 febbraio al Teatro Alessandrino, con uno spettacolo diretto da Gabriele Vacis, Prometeo. Si tratta di un Prometeo che indaga il senso profondo dell’opera di Eschilo e che ruba allo stesso autore il fuoco della sua tragedia per donarlo al pubblico. L’obiettivo è calarsi nel sentimento tragico che l’opera propone, elaborando una lingua che preservi la solennità dei millenni rendendo comprensibile il senso al pubblico di oggi.
In teatro il 13 marzo al Teatro Alessandrino, in scena la commedia Maneggi per maritare una figlia, forse la più amata del repertorio del celebre attore Gilberto Govi, con la regia e la straordinaria interpretazione di Tullio Solenghi ed Elisabetta Pozzi. In una Genova degli anni ’50, Steva è un uomo semplice e mite, continuamente vessato dai rimbrotti dell’acida moglie Giggia. I due coniugi, non più giovanissimi, sono impegnati nella scrupolosa ricerca di un “buon partito” per maritare la loro unica figlia Metilde.
Natalino Balasso arriva al Teatro Alessandrino il 21 marzo, con Balasso fa Ruzante. Noto e apprezzato per la sua irriverente e irrefrenabile presenza scenica, Balasso riscrive l’opera di uno dei grandi drammaturghi nel nostro Cinquecento, Angelo Beolco detto Ruzante. L’attore/autore reinventa una lingua che conserva ed esalta senso e sonorità di questo incredibile patrimonio, dove le scelte lessicali sono anche scelte politiche e polemiche e compongono un neo dialetto obliquo e spassoso.
Il 9 aprile è l’ultimo appuntamento al Teatro Alessandrino con L’ultima estate – Falcone e Borsellino 30 anni dopo, scritto da Claudio Fava, presidente della commissione antimafia in Sicilia e già autore della sceneggiatura I 100 passi. L’Ultima estate ripercorre gli ultimi mesi di vita dei due magistrati siciliani e attraverso fatti noti e meno noti, pubblici e intimi e racconta fuori dalla cronaca e lontano dalla commiserazione la forza di quegli uomini, la loro umanità e il loro senso profondo dello Stato, ma anche l’allegria, l’ironia, la rabbia e, soprattutto, la solitudine a cui furono condannati.
Una grande attenzione è rivolta alle compagnie alessandrine che presentano le loro ultime produzioni al Teatro San Francesco e al Teatro Ambra, due spazi che quest’anno entrano a pieno titolo tra le sedi della stagione comunale.
Si inizia il 1 dicembre con la compagnia Coltelleria Einstein che con Nonnetti, spettacolo comico d’azione, musica e poche parole, porta sul palco il desiderio di esprimere la forza delle persone anziane, cercando nel movimento tutta l’espressione comunicativa.
Si prosegue il 27 e il 28 gennaio con la compagnia con Macbeth che il regista Luca Zilovich allestisce per il Teatro della Juta con la tecnica dei Teatri della Mente. È un modo diverso di pensare al teatro, in cui lo spettatore bendato mette in moto la sua creatività e diventa artista dello spettacolo al pari di attrici e attori.
A seguire il 23 febbraio, la compagnia Commedia Community debutta con Solo – Una vita che racconta la storia di un uomo “qualunque”, uno tra i milioni di militi ignoti, volti senza nome e corpi senza identità, chiamati a dare vita, sogni e affetti alla causa del bene comune contro il male a minaccia della libertà, durante la Prima Guerra Mondiale.
La rassegna si conclude il 12 Aprile al Teatro San Francesco con Anti(g)one City della compagnia Stregatti. Un’Antigone contemporanea immersa nella città ci presenta la storia dei suoi due giovani protagonisti, Antigone, ed Emone, e la loro lotta in un mondo di adulti indifferenti e crudeli.