Toni Capuozzo e Francesco Borgonuovo presentano il loro libro ad Alessandria
Mercoledì 26 Aprile, alle ore 18:00, presso l’A.s.d Culturale Salone Gino Amisano di Alessandria, gli autori, Toni Capuozzo e Francesco Borgonuovo, presentano il nuovo libro “Guerra senza Fine”, a moderare sarà presente il Presidente dell’Associazione Fabrizio Priano.
Due protagonisti del giornalismo, Toni Capuozzo e Francesco Borgonovo, si confrontano sul tema della guerra in un nuovo libro fatto di dialoghi, articoli, interviste… Dopo il successo in edicola dell’edizione in forma ridotta allegata a la verità (oltre 6.000 copie vendute), arriva in libreria in edizione completa e integrale (oltre 200 pagine). Guerra senza fine muove dal conflitto in ucraina per riflettere sulla centralità della politica e della diplomazia nella risoluzione dei conflitti.
Contiene anche alcuni storici reportage di Capuozzo dedicati a guerre del recente passato seguite in prima persona dal giornalista: “Quando si arriva a una certa età, ad un certo punto della vita, si comincia a pensare che ci sia un destino, che non ci sia soltanto il caso. La guerra per me ha fatto parte di questo destino. Io ho respirato la guerra fin da bambino”.
«Il valore della libertà», scrive Francesco Borgonovo tra le pagine di Guerra senza fine «resta il più prezioso che il pensiero europeo e occidentale abbia partorito.
Ed è questo valore che ci sta a cuore sopra a tutto. Lungi da noi, dunque, la tentazione di importare altri modelli opprimenti o autoritari. Lungi da noi il tentativo di dividere il mondo in due, e di ridurre l’esistente a una lotta fra luce e ombra priva di chiaroscuri.
Al contrario: nel caso della guerra la sfumatura, l’impurità e la debolezza dell’uomo devono rimanere al centro del discorso, proprio per spazzare via ogni afflato moralistico e consentire al politico di tornare sulla scena.
Soltanto il ritorno del politico – e quindi la fuoriuscita dall’ambito morale – può consentire l’apertura di un sentiero diplomatico. Tra nemici assoluti non si tratta, e invece una trattativa dev’essere cercata con ogni mezzo, cosicché i massacri cessino».